Diciamolo subito così ci togliamo il pensiero: Franco Zeffirelli è un personaggio particolarissimo, amato più all'estero che in Italia e, soprattutto, nella sua città di origine, capace di suscitare entusiami altissimi quanto di ostilità feroci.

Questo è innegabile come è altrettanto innegabile che, artisticamente parlando, Franco Zeffirelli rimarrà nella storia della regia e della scenografia dell'Opera lirica e del Teatro con i suoi allestimenti che ancora oggi fanno il giro del mondo.

Come dice il proverbio "Nemo propheta in patria", ma gli ultimi 60 anni di teatro hanno visto ruotare attorno alla figura di Zeffirelli personaggi, luoghi e situazioni incredibilmente importanti: la Scala di Milano, il Metropolitan di New York, l'Old Vic di Londra, Maria Callas, Luciano Pavarotti, Placido Domingo, Giulietta Simionato, Joan Sutherland, Tullio Serafin, Riccardo Muti, Carlos Kleiber, Laurence Olivier, Richard Burton, Eduardo De Filippo, Vittorio Gassman, Rina Morelli, Paolo Stoppa, Giancarlo Giannini.... Potremmo continuare praticamente all'infinito e sicuramente qualcuno non verrebbe citato.

Allora dobbiamo farci una domanda: se i più importanti teatri (d'opera e di prosa) del mondo, se i più importanti cantanti lirici, direttori d'orchestra, attori e produttori hanno voluto lavorare con Zeffirelli è imperativo capire perché.

Il Museo della Fondazione Zeffirelli è perfetto per questo.

Ci sono vari modi per visitare un museo/galleria: guardare ed apprezzare gli oggetti esposti oppure andare oltre e cercare di immaginare anche il mondo al quale questi appartengono, al contesto sociale, alle persone che li hanno visti generarsi, etc. etc. Utilizzare cioè l'esposizione per arricchire la nostra percezione di quello che ci viene presentato.

museoZeffirelli 1Ecco, questo luogo è il luogo ideale per entrare nel mondo di un certo tipo di spettacolo artistico fatto sempre da giganti nel loro campo (uno per tutti, Maria Callas) con i quali Franco Zeffirelli ha collaborato per creare (quasi) ogni volta qualcosa di originale, termine da intendersi come "personale e non visto prima".

Questo non significa che tutto sia un'opera d'arte incommensurabile, tutt'altro, alcune cadute di creatività sono comunque presenti, ma la Storia è fatta anche di questo, ed ogni medaglia va guardata anche nel suo rovescio.

museoZeffirelli2Centinaia di bozzetti parlano di come Zeffirelli mettesse a frutto la sua sviluppatissima vena artistica, ma anche, ad esempio, come si prepara un progetto teatrale, da un'intuizione (gli studi per il Falstaff sono illuminanti) ad un palcoscenico popolato di decine di personaggi in contemporanea, animali compresi.

Tutto questo è come un tappeto elastico sul quale, rimbalzando, possiamo vedere più lontano allontanandoci dal terreno per poi tornare alla partenza e poi alzarsi ancora: un gioco di quinte, appunto, dove in primo piano ci sono gli accadimenti personali e via via, verso il fondale, affiorano i contesti professionali, le vicende personali, gli intrecci di carriere fulminanti, amori e dissapori inevitabili in un ambiente competitivo per natura come quello artistico.

Questi sono i punti forti di questo Museo che si rivela, con una certa sorpresa, il nostro Virgilio di dantesca memoria; ed il paragone non è casuale, perché al termine del percorso, tra tanti progetti realizzati, troviamo un incredibile progetto mai realizzato per l'Inferno di Dante (niente a che vedere con Dan Brown, ovviamente) allestito con una grandiosità degna delle migliori scenografie di Zeffirelli.

Provare per credere.