"L'arte del mio paese è incomparabilmente più profonda e più significativa di qualsiasi cosa io conosca in Occidente"
N. Gončarova

Ovvero: esplorare, capire, toccare con mano, apprezzare culture differenti attraverso l'Avanguardia Russa dei primi decenni del Novecento, così diversa da quella occidentale a cui siamo molto più abituati, attraverso l'opera di un'artistaLaFenice 1911 che ha esplorato (è proprio il caso di dire) con intelligenza e fantasia tutti, ma proprio tutti, i mezzi espressivi, dalla pittura alla poesia, dal teatro alla "performing art".

Azzardando un paragone, dobbiamo ricorrere a Picasso per trovare un artista che ha spaziato nelle più diverse forme artistiche quanto la Gončarova.

Palazzo Strozzi ci porta "indietro" nel tempo ma molto "avanti" nella conoscenza ancora una volta scegliendo una donna: Natal'ja Gončarova. E anche stavolta resteremo stupiti.

natalia goncharova with basic makeup for an actress of the futurist theatre published 21 september 1913 1Innanzi tutto una premessa: l'Avanguardia Russa dei primi del Novecento è profondamente diversa dall'Avanguardia dell'Europa Occidentale. Pur subendone gli influssi e gli stimoli, la base dei valori è assolutamente diversa, in bilico tra Oriente ed Occidente, tra culture diversissime, distanze enormi, sterminati paesi e storie, questo "caos" è sostenuto da tre grandi pilastri: la cultura contadina, la religione e l'Impero fondato (ma sarebbe meglio dire "voluto" nel 1721) da Pietro il Grande.

Ecco allora che nulla è alieno: la religione con le sue le icone, la centralità assolutistica dello Zar, le storie fiabesche della cultura contadina, i colori, la sensibilità poetica (e cos'è in fondo la musica se non poesia?) , la diffusione radicale di un senso di appartenenza che si sviluppa sostenuto dalla grande letteratura Russa. Tutto questo è radice, fusto, rami e foglie nell'albero artistico piantato ed amorosamente accudito per tutta la vita dalla Gončarova.

Nella letteratura inglese su di lei viene coniato un termine intraducibile "everythingism" (proponiamo "tuttismo", ma solo per chiarire un po') che lei descrive perfettamente:

natalia goncharova the nativity for liturgy 1915"Riconosciamo [Gončarova e Michail Larionov, suo marito anch'egli artista ndr] che tutti gli stili sono adatti per l'espressione della nostra arte, stili che esistono sia ieri che oggi... L'arte del passato, come la vita, è un oggetto di osservazione"

Tutto quindi rientra nell'orizzonte artistico e tutte le forme di espressione sono pari grado; la Gončarova si esprime quindi con poesia, pittura, grafica, sceneggiatura, performance, tutti ugualmente rappresentati in questa mostra.

Anche gli influssi artistici provenienti dall'Ovest non passano inosservati ma, come scrive nell'incipit riportato, ad un certo punto la certezza che l'Arte Russa sia qualcosa di diverso fa sì che il legame con il Futurismo o con i Fauves (ad esempio) sia la base di partenza che poi viene abbandonata per un discorso totalmente autonomo.

La collaborazione con S. Diaghilev, creatore dei celeberrimi "Balletti Russi" in perenne tourneè, danno alla Gončarova l'occasione di estendere il proprio contributo a tutto quanto sta di fronte all'osservatore, fondendo musica, azione scenica, scenografia, costumi e balletti in un unicum che è la realizzazione del mondo nuovo che già da qualche decennio cerca nuove forme di espressione per rimpiazzare le ormai vetuste convenzioni ottocentesche.

In conclusione, questa mostra è un'occasione unica non solo per ammirare l'estro di un'artista russa fondamentale in vari campi, ma anche per capire ed apprezzare una cultura molto diversa dalla nostra, basata su presupposti simili ai nostri ma mescolati in un composto stimolante, invitante e senza dubbio fecondo. aGoncharova Peasant woman. Costume design for Le Coq dOr 1937 X71731

 

10 PLG_PHOCAGALLERY_SIMPLE_IMAGES

Makeup per un'attrice futurista - 1913

Angeli - Liturgy - 1915

Natività - 1915

Contadini raccolgono mele - 1911

Giardinaggio - 1908

Costume per una contadina (Le Coq d'or)

Costume per Le coq d'or - 1914

Il ciclista - 1913

La Fenice - 1911

Tre giovani donne - 1920