Perché il Museo della Fondazione Zeffirelli è un luogo da visitare

Diciamolo subito così ci togliamo il pensiero: Franco Zeffirelli è un personaggio particolarissimo, amato più all'estero che in Italia e, soprattutto, nella sua città di origine, capace di suscitare entusiami altissimi quanto di ostilità feroci.

Questo è innegabile come è altrettanto innegabile che, artisticamente parlando, Franco Zeffirelli rimarrà nella storia della regia e della scenografia dell'Opera lirica e del Teatro con i suoi allestimenti che ancora oggi fanno il giro del mondo.

C'era un americano, uno svizzero e un italiano...
L'Arte vista con gli occhi dei grandi storici: Berenson, Wölfflin e Longhi. (parte 2)

In questa seconda parte è la volta dello `svizzero`: Heinrich Wölfflin (1864-1945) allievo di Jacob Burckardt (1818-1897), di cui rileverà la cattedra di Storia dell'Arte nel 1893 all'Università di Basilea. A Burckardt, per inciso, si deve la teorizzazione compiuta del concetto di "Rinascimento" come periodo storico assolutamente antitetico al Medioevo, che passerà così nel 'lato oscuro' della Storia. Opinione da molti criticata e superata dagli studi, ma indubbiamente originale ed innovativa per la definizione di quell'ambiente a cui dobbiamo gran parte della nostra cultura.

Ma torniamo al nostro Heinrich: perché ci tornerà utile di fronte da un'opera d'Arte? Vediamo meglio...

Quei bellissimi, terribilissimi mostri medievali...e non solo.

In quanto a fantasia, il Medioevo, non ha avuto paragoni nella storia dell'umanità; molto spesso i secoli dal V al XI/XII, chiamati ingiustamente "secoli bui", sono nel nostro immaginario anni di forze oscure, ignoranza, superstizione, poteri arcani e misteriosi. Leoni alati, unicorni, draghi, uomini mostruosi, streghe, mostri marini, in quegli anni il mondo sembrava popolato di misteri, o "portenti", come venivano chiamati.

Certamente il "non conosciuto" ha una grande parte nell'immaginazione medievale che, rifacendosi sia a testi classici greci e latini che a fonti contemporanee, compone un universo fatto anche di esseri fantasiosi che però non facevano altro che provare una sola cosa: l'immensa potenza creatrice e giustificatrice di Dio.

C'era un americano, uno svizzero e un italiano...
L'Arte vista con gli occhi dei grandi storici: Berenson, Wölfflin e Longhi. (parte 1)

Non è una barzelletta, ma storia vera; quante volte ci siamo chiesti, davanti ad una qualsiasi opera d'Arte: ma come fanno gli addetti ai lavori ad interpretare, attribuire, valutare quello che per noi è un mistero quasi imperscrutabile? Quali metodi applicano all'analisi e quali sono gli argomenti che li guidano? Ce la potrei fare anche io?
In questi articoli proveremo a dare un minimo appiglio "pratico" ai nostri pensieri prendendo in considerazione i metodi di tre storici dell'Arte famosissimi e, soprattutto, fondatori di "scuole" tutt'ora, con gli aggiornamenti ed i limiti del caso, attuali: Bernard Berenson, Heinrich Wölfflin e Roberto Longhi. Tre articoli per tre giganti gentili.

Perché «Nascita di una Nazione» è una mostra da vedere

Chi, leggendo il titolo della mostra, ha pensato: “Oh no! Un'altra mostra di pezzi di stracci, pietre informi, tele squarciate e lamiere rugginose elettrosaldate!” non deve essere tacciato di analfabetismo artistico perché l'esclamazione è assolutamente pertinente.

Allora togliamo subito il dubbio: sì, questo è anche quello che troveremo in mostra ma.....

Se pensate che i colli lunghi dei ritratti femminili di Modigliani siano un orrore, potete interrompere qui la lettura di questo articolo; se invece pensate che l'Arte abbia uno scopo, un contenuto, un'idea e soprattutto un contesto, allora potete continuare con diletto.

Sottocategorie